Viaggi: Sorrento e Costiera Amalfitana
settembre 2017
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Corriere Viaggi - 8 settembre
Più ti avvicini alla costa, più i puntini multicolore prendono forma. E alla fine le casette arroccate sulla collina formano un mosaico. Così si presenta
Positano al viaggiatore che approda dal mare. Se arrivate all’imbrunire, quando si accendono le luci, l’effetto presepe è assicurato. Lo scrittore John Steinbeck l’ha definita: «un posto da sogno che non vi sembra vero finché non ci siete». Benvenuti sulla Costiera Amalfitana. Da visitare in questo periodo di fine estate, perché è passata la calca dei turisti di ferragosto, con i prezzi degli alloggi più abbordabili. Da adesso le colline sopra le rocce inizieranno a tingersi dei colori d’autunno. Per godere lo spettacolo dall’alto basta incamminarsi sul “sentiero degli Dei”. Si parte da Nocelle e per compierlo fino a Praiano mettete in conto almeno un paio d’ore. Un percorso per tutti con la ricompensa di camminare in tutto relax sospesi tra cielo e mare. Ma non si lascia Positano, il paese delle infinite scalinate, senza shopping tra i vicoli che scendono al mare. Tra negozietti sono in vista i celebri sandali di cuoio grezzo fatti su misura al momento. E poi i “pezzari”, gli abiti colorati cuciti in origine con gli scarti delle stoffe, www.positano.com.
Per un’escursione giornaliera ad
Amalfi, “capitale” della Costiera, conviene riprendere il mare. Da Positano basta mezz’ora di navigazione (8 euro) per vedere apparire dall’acqua in tutta la sua magnificenza l’antica Repubblica marinara. Leggenda vuole che la sua nascita sia da attribuire a Ercole. Figura mitologica che per volere degli Dei seppellì su queste sponde l’amata ninfa Amalfi. La visita parte da piazza Duomo, dalla maestosa cattedrale di Sant’Andrea costruita in stile barocco. Lo shopping si fa salendo da via Capuano con fermate nei negozi che espongono la pregiata carta amalfitana. A questa è dedicato un Museo, da visitare per constatare dal vivo come viene prodotta la “bambagina”, partendo da cascami di cotone, www.museodellacarta.it. Oltre ai due paesi blasonati la Costiera, lunga oltre trenta chilometri, comprende i borghi di Atrani, Ravello, Maiori e Minori. In quest’ultima sostate alla pasticceria Sal De Riso per un assaggio di babà e sorbetti al limone.
Ma la vera porta d’ingresso in Costiera, per chi arriva da Napoli, è
“la regina” Sorrento. Città natale di Torquato Tasso, con l’omonima piazza centrale che mostra ancora il tracciato ortogonale delle strade romane con cardi e decumani. Si visita rigorosamente a piedi partendo dalla centrale via San Cesareo, dove si affacciano gli affollati negozi di souvenir. Non si torna senza avere acquistato un bottiglia di limoncello doc e se il bagaglio lo permette anche qualche profumato limone fresco. Nei vicoli, a metà strada, bisogna fermarsi a Sedil Dominova. Il monumento a cupola, aperto sui lati, dal 1200 antico ritrovo di nobili.
Luogo iconico del centro storico di Sorrento è il
Grand Hotel Excelsior Vittoria. Fondato dalla famiglia Fiorentino nel 1834, tutt’ora proprietaria con gli eredi di quinta generazione. Secondo tradizione l’hotel è costruito nello stesso luogo dove era edificata la villa romana dell’imperatore Augusto. «Oggi la struttura comprende 84 camere, finemente arredate con gusti diversi - spiega Guido Fiorentino - negli anni hanno ospitato sovrani, personalità politiche e artisti». Tra questi la principessa Sissi, Margaret d’Inghilterra e ancora Wagner, Marylin Monroe e Sophia Loren. Ma a renderlo famoso, per il panorama esclusivo con vista sul Vesuvio e sul golfo di Napoli è stato Lucio Dalla. Nella suite Caruso che ancora oggi conserva pianoforte e arredi, il musicista bolognese nell’86 ha composto “Caruso”. Da questa stanza sono uscite le parole: «qui dove il mare luccica e tira forte il vento, su una vecchia terrazza davanti al golfo di Surriento». Da non perdere una cena al ristorante Bosquet, insignito nel 2013 da una stella Michelin. Qui assaporerete la raffinata cucina del giovane chef Antonino Montefusco, www.exvitt.it.
Fino al 15 novembre Sorrento ospita la mostra di
Marc Chagall “I colori dell’anima”. Una collezione di 120 opera pittoriche e grafiche dall'olio su tela ai disegni a matita, fino agli inchiostri di china su masonite. Un’intera parete è occupata dallo straordinario ”Le coq violet”, mentre nella sala multimediale sono proiettate alcune delle vetrate multicolore che hanno reso celebre l’artista russo. Non lasciate la Costiera senza l’assaggio di una buona pizza. Il meglio lo trovate a Vico Equense “all’Università della pizza”, nel centrale corso Nicotera. Lo storico locale dove negli anni ’30 è stata inventata quella a metro. Carlo e Andrea esperti conoscitori della zona vi aiuteranno per spostamenti in auto ed escursioni in barca, www.networkwordltravel.com. Perché in Costiera è il mare a farla da padrone.
twitter @utorelli